Sono stati introdotti per la prima volta su Twitter nel 2009, da allora il loro uso si è rapidamente diffuso anche su altri social network come Facebook, Instagram e YouTube. Ma gli hashtag sono ancora uno strumento efficace di social media marketing? Analizziamo nel dettaglio come funzionano, le specificità delle diverse piattaforme e i loro vantaggi.
Inserendo un hashtag in un post su un social network, quel contenuto diventa automaticamente parte di una categoria di discussione. Cliccando su un hashtag, gli utenti possono vedere tutti gli altri post contrassegnati con lo stesso hashtag. In questo modo, contribuiscono a creare thread di discussione intorno ad argomenti specifici.
I principali vantaggi nell'utilizzo di hashtag sono:
In sintesi, i principali benefici degli hashtag sono l'aumento di reach, engagement e miglioramento del posizionamento. Maggiore è l'uso di un hashtag, più contenuti verranno raggruppati sotto quella categoria, attirando più visualizzazioni.
Ogni piattaforma presenta alcune specificità nell'utilizzo e nell'efficacia degli hashtag:
Twitter è stato il primo social a implementare gli hashtag nel 2009. Su questa piattaforma sono uno strumento fondamentale per categorizzare i tweet per argomento e partecipare alle conversazioni. I trending topics altro non sono che gli hashtag più popolari del momento.
Dato il limite di 280 caratteri per tweet, gli hashtag consentono agli utenti di contestualizzare rapidamente l'argomento del proprio contenuto. Sono essenziali per aumentare reach e engagement.
Su Facebook gli hashtag funzionano allo stesso modo, raggruppando post e storie con lo stesso tag in topic di discussione. Non ci sono però trending topics. Inoltre l'algoritmo di Facebook tende a privilegiare i contenuti personalizzati e rivolti alle connessioni dirette degli utenti.
Gli hashtag possono essere utili per sponsorizzare contenuti verso target specifici, ma il loro utilizzo massiccio può essere controproducente data la natura meno "pubblica" di questa piattaforma.
Anche su Instagram gli hashtag categorizzano foto e video per argomento. Sono molto importanti, se non essenziali, per aumentare la reach dei contenuti. Infatti l'algoritmo di Instagram premia i post con hashtag popolari e rilevanti.
È possibile utilizzare fino a 30 hashtag per ogni post, scegliendoli strategicamente in base al proprio pubblico e categoria di riferimento. Gli hashtag sono indispensabili nelle strategie di Instagram marketing.
Su YouTube, inserire hashtag carefully chosen nei titoli e nelle descrizioni dei video ne migliora la ricercabilità e scopribilità nei risultati di ricerca interni. Gli hashtag ottimizzano anche il posizionamento su Google.
Occorre però utilizzarli con giudizio e in numero limitato, altrimenti possono peggiorare l'user experience. L'ideale è individuare un massimo di 10 hashtag rilevanti per ogni video.
Il social professionale LinkedIn non ha la stessa viralità di altre piattaforme, ma gli hashtag risultano utili per diversi motivi:
Anche in questo caso la strategia vincente è utilizzare pochi hashtag mirati e semanticamente rilevanti.
In sintesi, gli hashtag sui social media sono ancora oggi uno strumento efficace per:
Secondo uno studio di Sprout Social, gli hashtag rimangono fondamentali per Instagram, Twitter e LinkedIn. Meno efficaci su Facebook, dove prevalgono i contenuti personalizzati e rivolti alle connessioni dirette.
In definitiva, se utilizzati in modo strategico e con giudizio, gli hashtag sono ancora oggi un metodo valido per migliorare engagement e reach del pubblico su diverse piattaforme social. Risultano particolarmente efficaci per tematiche di nicchia come intelligenza artificiale, consentendo di entrare in conversazioni di settore e raggiungere audience qualificate.